L’umiltà è inutile?

L’umiltà è inutile?


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Ovviamente il titolo di questo articolo è volutamente provocatorio. Però non credo che sia neanche un’affermazione da scartare a priori. Si tratta di una provocazione scaturita dalle troppe dichiarazioni di vari musicisti che inneggiano all’umiltà come una caratteristica fondamentale di chi scrive musica di successo, a mio parere con l’obbiettivo di costruire un’ immagine appetibile per una determinata sezione di pubblico.

Cerchiamo ora di contestualizzare la mia istigazione.

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Il coraggio di fare musica

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Rendere pubblica una canzone non è un fatto scontato. Si tratta di un atto creativo che rappresenta in parte se stessi, e per questo risulta molto personale. Pubblicare una musica – ma la cosa vale per qualsiasi arte – è dunque come mettere a disposizione di tutti una parte di se stessi, esponendola così a critiche ed incomprensioni. Nonostante questo, sempre più musica viene pubblicata ogni giorno.

Perché?


Non si scrive per se stessi

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Chi fa musica ha come obbiettivo quello di essere ascoltato da altri. Nessun musicista scrive per se stesso.

È un atto di coraggio legato principalmente ad un fatto: la convinzione della qualità della propria arte e che essa possa piacere a chi l’ascolterà (solo in pochi casi l’obbiettivo è esclusivamente legato alla creazione di uno scandalo o un trend, tralasciando volutamente la qualità finale del prodotto).

Se non fosse così nessuno pubblicherebbe musica, perché la possibilità di ricevere tanti giudizi negativi paralizzerebbe la volontà di esprimersi pubblicamente.

Questo porta ad una prima conclusione:

ogni musicista è convinto di poter potenzialmente avere un certo successo.


L’umiltà è inutile?

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Torniamo dunque al titolo dell’articolo.

L’umiltà è veramente inutile?

Secondo me in campo musicale si tratta di una caratteristica non fondamentale per un musicista, e, più in generale, per un artista.

Con questo discorso non sto escludendo l’importanza di avere punti di riferimento in altri artisti che si ammirano e a cui ci si può ispirare, o di avere grande spirito di sacrificio e lavorare ininterrottamente per migliorare. Non si tratta però di umiltà, ma piuttosto di un mix di emozioni e di un’analisi personale del valore artistico che porta a riconoscere ed apprezzare le capacità altrui.

Fondamentale è invece avere un po’ di presunzione e, perché no, un pizzico di arroganza, aspetti non a caso estremamente enfatizzati nelle biografie di molti artisti ed in generi musicali come il rap.

Non è l’umiltà a dare la forza ad un artista di rendere pubblica una parte di se stesso, ma la convinzione, e come detto presunzione, che questo personale sfogo creativo possa essere apprezzato da persone che non si conoscono.

Per concludere ritengo importante fare una precisazione.

L’umiltà, nelle giuste dosi, è una caratteristica estremamente positiva in una persona. Quello che ho voluto semplicemente esporre in questo breve articolo è che non si tratta di un elemento fondamentale per ottenere risultati nel mondo musicale. Ciò non toglie che sia un’importante qualità personale in grado di arricchire e migliorare l’approccio alla vita di una persona.


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Nel frattempo buona giornata a tutti voi ed alla prossima!

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